Menu

Cerca nel Sito

Login

LE NOSTRE ATTIVITA' PER L'ACCOGLIENZA
ANNO SCOLASTICO 2022-2023
 
"I fili della gentilezza..."
         
         Frenetico, profondo, non sempre facile è stato il lavoro svolto per affrontare l’argomento della Gentilezza che sconfina nella Bellezza, tema fondante del nuovo anno scolastico. Perché proprio la Gentilezza ?

Noi docenti del Comprensivo, attenti osservatori del mondo che ci circonda, ci siamo resi conto che oggi essere gentili è una rarità, è un evento fuori del comune.
Dovunque si guardi, imperano la cattiveria, la maleducazione, l’insolenza, la spavalderia, la presunzione, parole ostili, nemiche, che conducono all’aridità dei rapporti fra esseri umani e a non apprezzare il bello nel mondo.
Allora a qualcuno di noi è venuto in mente che sarebbe stato “straordinario” parlare di Gentilezza. Le parole gentili, che dovrebbero far parte del dizionario quotidiano di ognuno, sono diventate delle chimere. Raramente, infatti, usiamo la parola Grazie, o la parola Prego, o la parola Scusa, raramente usiamo dire Buongiorno, Buonasera, Arrivederci, Come va?. Pensiamo che siano parole superflue perché tutto ci è
dovuto, invece… non ci è dovuto niente, anzi per il semplice fatto di esistere bisogna dire Grazie.
La Gentilezza è una virtù che va alimentata fin dai primi anni di vita a partire dalla famiglia, non a caso l’etimologia della parola deriva dal latino “Gens” che significa stirpe-famiglia.

La gentilezza è un sasso nello stagno che crea cerchi sempre più grandi; le parole gentili sono fili che si intrecciano e legano ciò che di bello c’è nel mondo: l’amicizia, la tolleranza, la solidarietà, la buona educazione, l’amore.

Una massima di Sofocle “La Gentilezza genera gentilezza” ci insegna la strada per ottenere un mondo gentile, dire parole gentili, compiere gesti gentili.

Noi nel nostro Istituto cercheremo di diffondere gentilezza affinchè i giovani allievi, che curiamo con dedizione, possano acquisire questo importante valore e godere di un mondo senza attaccabrighe, sgarbati, prepotenti, insolenti.
      I tre ordini di scuola hanno, pertanto, organizzato l’accoglienza dei primi giorni con una serie di attività coinvolgenti e attraenti. Il 9 settembre, giorno di apertura del nuovo anno, si è svolta nei diversi plessi del Comprensivo la festa per accogliere tutti, in particolar modo i bambini treenni dell’infanzia, i bambini della prima classe della primaria e i ragazzi della prima classe della secondaria.
I bambini e i ragazzi delle classi prime sono stati accolti dai docenti in un’atmosfera allegra e vivace. Ai presenti è stato spiegato il significato dello slogan “I fili della gentilezza s’intrecciano e legano nel mondo la bellezza”, i fili sono le parole belle, gentili, pertinenti che influiscono sul comportamento di ciascuno, che rendono piacevoli le situazioni, gli incontri, che mostrano la bellezza del nostro mondo. Ai nuovi arrivati è stato consegnato un simbolo: un medaglione con il sole splendente ai piccolini; un fiore plastificato sui cui petali era riportato la parola gentilezza ai bambini della primaria; la poesia “Gentilezza e insolenza” agli alunni della secondaria.

acc INF 22 23  acc INF 22 23 2  locandina inizio AS 22 23   acc PRIM 22 23 acc SSIG 22 23

  A tutti gli alunni e studenti è stata scattata una foto ricordo di un momento particolare della propria vita in una cornice di fili e di parole gentili.

Agli alunni e ai loro genitori sono stati regalati momenti sereni e piacevoli di condivisione e aggregazione, che compensano il difficile e sofferto periodo della pandemia.

Nella speranza che il seme della gentilezza germogli e dia i suoi buoni frutti, il Comprensivo ringrazia coloro che hanno permesso la buona riuscita della manifestazione e augura a tutti un buon anno scolastico.

 

Prof. ssa Maria Primavera
Funzione strumentale PTOF

 
 
 
 

 

 ANNO SCOLASTICO 2020-2021
 
 
"La giornata dei calzini spaiati"
Il 5 febbraio anche noi della scuola dell’Infanzia, abbiamo aderito con entusiasmo alla coloratissima “Giornata dei calzini spaiati”.

Questa iniziativa vuole far riflettere sulla diversità come ricchezza, sulla diversità come bellezza, sulla diversità come regalo prezioso che l’incontro con l’altro può dare. Non si tratta di moda né di tendenza ma di un’iniziativa volta alla sensibilizzazione verso una tematica universale e inclusiva basata sul rispetto reciproco, sulla solidarietà, sull’accettazione di se stessi e degli altri, sull’amicizia. 

I nostri protagonisti in assoluto sono i bambini, a tal fine abbiamo chiesto ai genitori di farli venire a scuola, nella giornata in questione, con due calzini diversi e per loro una normalissima giornata di attività si è trasformata in una giornata di festa, grazie alla quale hanno compreso che “non ci può essere uguaglianza senza diversità”.

Noi insegnanti, abbiamo introdotto questa giornata con una canzoncina a tema: “La ballata dei calzini spaiati”, una canzone dello zecchino d’oro che parla appunto di calzini che cercano di restare insieme prima e dopo il lavaggio in lavatrice. 

Dopo abbiamo stimolato la loro curiosità con il racconto “La storia dei calzini spaiati”, i bambini in circle time, tutti rigorosamente senza scarpe, proprio per mostrare la bellezza dei propri calzini diversi, hanno espresso liberamente le proprie opinioni ed emozioni…

La giornata si è conclusa con un divertentissimo laboratorio di pittura, ognuno ha dipinto con creatività e fantasia i propri calzini diversi.

A fine giornata la nostra riflessione è stata questa: “Come i bambini e le bambine della scuola dell’infanzia: i piccolini ed i più grandicelli, chi cammina, chi salta e chi corre; chi con i capelli corti, chi con i capelli lunghi, chi osserva quello che gli accade attorno in silenzio ma sgranando gli occhi, chi invece pone mille domande, chi ha la pelle chiara e chi ha la pelle scura, chi fa ancora un po’ di fatica a lasciare mamma e papà e chi invece entra spedito in sezione sempre in cerca, però, di un abbraccio sicuro. Tutti uguali, tutti diversi, tutti importanti”. 

 calzini diversita infanzia1  calzini diversita infanzia2 calzini diversita infanzia3
Insegnante Maffei Teresa
 
 
 
"La nostra classe è variopinta, non è né grigia né finta,
l'essere uguali ci fa sentire speciali"
 

Con questo slogan, gli alunni di Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo “Cianciotta – Modugno”, hanno aderito alla “Giornata dei calzini spaiati” tenutasi il 5 febbraio 2021, indossando, tutti, calzini coloratissimi e rigorosamente diversi tra loro. Attraverso racconti, poesie, canti e disegni, hanno riflettuto sul valore della DIVERSITA’ che è una RICCHEZZA

Tanti i loro pensieri su questo tema…“Nessuno è migliore dell’altro!”

Ognuno di noi è diversamente abile, cioè ha abilità diverse che ci rendono unici!”

Siamo tutti diversi e dobbiamo saperci accettare e avere la pazienza di cercare un po’, come facciamo quando non troviamo i calzini dello stesso colore!”

Tantissimi e meravigliosi i loro disegni. Complimenti ai nostri piccoli che hanno, ancora una volta, dimostrato di essere sensibili e di avere uno sguardo “diverso”, aperto e accogliente nei confronti degli altri.

calzini diversita primaria min
 
 
 
 
 
Può, un calzino, far la differenza...
 
 calzino differenza min
 
L’idea semplice, ma efficace, del calzino spaiato rimanda a riflessioni di più ampio respiro.

Innanzitutto, mette noi adulti di fronte alla necessità di dare ascolto alle voci dei bambini che, nella loro intima percezione dell’alterità, vivono con estrema naturalezza la dimensione della diversità, o meglio ancora, della differenza. Doveroso, a questo punto, aprire una breve digressione sulla radice etimologica dei due lemmi che afferiscono a campi semantici opposti.

Il termine diversità deriva dal latino dīvertĕre, composto da vertĕre (volgere) e dis (altrove); significa volgere in altra parte, ma anche allontanarsi, deviare, cambiare direzione. Anche l’aggettivo dīversus e il sostantivo dīversum rimandano ad un’idea di separatezza, contrarietà e lontananza. 

Al contrario, il sostantivo differenza, in greco antico διαφορά (diafora) e in latino diffĕrentĭa, deriva dal verbo fero (φέρω e fĕro) portare che, preceduto dal prefisso verbale dis (qua e là), significa portare in varie direzioni qualcosa (se stessi) verso l’altro.

E’ proprio in questa seconda cornice lessicale che abbiamo inteso collocare la Giornata del CALZINO SPAIATO. Non si è trattato di una scelta dettata dalle attuali tendenze modaiole, tantomeno di un atto di puro edonismo, bensì di una vera e propria celebrazione dell’ALTERITA’, di un invito a vestire i panni dell’altro, consapevoli che “la differenza rappresenta lo slancio generoso di sé verso il prossimo, l’apertura all’ignoto, l’essere disposti a navigare controcorrente in un mondo che induce alla rassegnata omologazione. Del resto, anche il tema col quale abbiamo inaugurato quest’anno speciale, “differente” appunto, richiama  alla navigazione su una zattera, nel mare aperto e sconfinato, con un solo bagaglio da condividere: se stessi. Solo nell’incontro può essere salvaguardata l’alterità, a partire dal nostro contesto scolastico in cui, a volte, si rischia di prestare troppa attenzione al protocollo, trascurando relazioni e sguardi. Quel calzino spaiato rappresenta, per ciascuno di noi, un richiamo allo sconfinamento, inteso come uscita dagli schemi che, talvolta, possono ingabbiarci in rigide ed opache prassi burocratiche, annullando quell’idea luminosa di scuola “magistra vitae”.

Prof.ssa Squicciarini Maria Teresa

           Referente dipartimento Inclusione Scuola Secondaria

 
 

 
riPARTIamo da NOI!  
 

“Apprendere dà inizio all’erranza”: così Michel Serres nel suo “Mantello di Arlecchino”.

E’ a partire da questa felice espressione che abbiamo voluto inaugurare il nuovo anno scolastico, consapevoli del fatto che il momento dell’accoglienza, questa volta, avrebbe avuto un colore diverso, perdurante ed intenso, come la bianca scia di un aereo o, meglio ancora, come la coda spumosa dell’onda lasciata da una barca. Da una zattera, più precisamente.


Venerdì 25 Settembre: il nostro primo giorno di scuola! Su una zattera… in mare aperto… in balia del vento… senza alcun riparo… Pronti ad incontrare i nostri piccoli naviganti coraggiosi, dagli occhibrillanti come perle, dai riccioli morbidi come lana, dalle guance rosse come caramella, pieni di emozione e vivace curiosità. Accanto a ciascuno di loro madri e padri, con la stessa emozione e palpabile premura. In fila composta, alunni e  genitori hanno preso posto nei due androni allestiti a festa per la grande occasione, accompagnati dalle note gioiose di Cremonini. 


Tutti in attesa di inaugurare finalmente un nuovo inizio, carico di promesse, a seguito della lunga e faticosa parentesi del covid, lontano dalle aule e dai compagni, dagli insegnanti e dai collaboratori scolastici. Ebbene sì, il covid ha tolto, ma anche restituito, ridando senso alla lentezza e all’imprevisto. 


Per questa ragione abbiamo voluto prendere in prestito il racconto di Lucia Salemi che celebra, in modo straordinario, e a tratti poetico, il ritorno all’essenziale, attraverso l’amicizia dei cinque protagonisti, i quali, dopo aver lasciato le loro famiglie, si ritrovano a viaggiare su una zattera in mare aperto, condividendo ansie e timori e, al contempo, tirando fuori dal loro bagaglio i preziosi doni ricevuti dai loro genitori:  un arcobaleno per cacciare la tristezza della solitudine, una calda coperta per proteggersi dal freddo della notte, un cuore a vela per navigare fiduciosi, spinti dal vento. 


Il momento dell’accoglienza ha visto i docenti dei Consigli di Classe coordinare con professionalità e caloroso slancio l’intera attività, fornendo ai presenti indicazioni relative alla didattica e al Patto di Corresponsabilità. 


I  genitori, successivamente, sono stati invitati a scattare una foto ricordo ai propri figli, utilizzando come cornice la bacheca allestita con i simboli del racconto.


Tanta l’emozione non solo dei ragazzi, ma anche dei loro accompagnatori le cui voci desideriamo far nostre riportando le parole di una mamma che ha voluto commentare così il momento dell’accoglienza: “Non ho mai avuto un bel ricordo della scuola media, quella dei miei tempi, e tanti sono sempre stati i miei pregiudizi. Ma oggi, entrando in quell’edificio dopo tantissimi anni, ho sentito calore, positività, accoglienza.

PERCHE’ LA SCUOLA LA CREA CHI LA VIVE E LA FA VIVERE”. 

La stessa continua citando: 

“E forse è questo ciò di cui abbiamo davvero paura: 

lasciar andare i nostri figli soli nel mondo, 

permettere che compiano i loro passi ondeggianti senza di noi. 

Sopportare di sentirci inutili.

Restare in auto con un ombrello asciutto in mano, 

a guardarli mentre si bagnano le scarpe, 

non poterci fare niente, 

trattenere le carezze.

AMARE LE LORO SCELTE PIU’ DELLE NOSTRE CERTEZZE”.


Apprendere fa rima con sorprendere… 

Questo desideriamo augurare agli alunni che da oggi entrano a far parte della nostra comunità scolastica: affrontare il viaggio con occhi curiosi e cuore a vela, capace ogni giorno di sorprendersi.

Buona navigazione a tutti!


Prof.ssa Squicciarini Maria Teresa

 

 


 
ANNO SCOLASTICO 2019-20
 
 VANESSA CARDUI, METAFORA DI VITA  
E siamo ripartiti, quest'anno scolastico all'insegna di un simbolo, la farfalla Vanessa, che è metafora di tante cose: di viaggio, di vita, di solidarietà, di amicizia, di forza di volontà, di adattamento ai cambiamenti...
È tutto quello che i nostri bambini e i nostri ragazzi, adesso, si apprestano a vivere in modo diverso, nuovo, sempre “un po’ più grande”, con tutte le paure e le tensioni che inevitabilmente li accompagnano.
Nei primi giorni di scuola, dedicati all'accoglienza, con un'attenzione particolare ai nuovi arrivati di ogni grado degli ordini scolastici, ci si è dedicati alla lettura ed alla discussione, alla riflessione sulle tematiche dell'anno, in maniera interdisciplinare, tenendo presente gli slogan “Libriamoci insieme negli spazi e nei tempi del crescere e del sapere” (scelto per la scuola secondaria di primo grado) e “Come farfalle variegate e incantevoli, ad ali spiegate libriamoci in volo e con coraggio percorriamo la via del sapere. Partiamo insieme, tutti per uno, come conviene” (scelto per la scuola dell'infanzia e scuola primaria). Entrambi gli slogan ci riportano alla dimensione scolastica, con la sua varietà di individui e discipline, con il suo intento di crescita individuale e collettiva, con il suo obiettivo dello stare insieme.
Gli slogan sono associati ad immagini-simbolo che ci accompagneranno per tutto l'anno, come per tutto l'anno ci accompagneranno i simboli di accoglienza realizzati: i segnalibri donati a bambini e ragazzi, con sagoma e colori della farfalla Vanessa e con i colori che loro stessi hanno scelto per raccontarsi agli altri.
 
locandina ist accogl 2019 locandina accogl second 2019
 
Convinti della nostra missione di Docenti, stimolati dalla fiducia che Dirigente e Famiglie ripongono in noi, partiamo, accompagnando i nostri alunni e le nostre alunne nel loro viaggio educativo-culturale, alla scoperta di tutto il bello che c’è da scoprire!
 
accogl 2019 preside
 
 
 
 
 

ANNO SCOLASTICO 2018-19
 
LA SCUOLA, COMUNITÀ EDUCANTE INCLUSIVA

Quest’anno l’avventura scolastica per gli alunni dell’Istituto comprensivo “CIANCIOTTA–MODUGNO” di Bitetto è iniziata lunedì 17 settembre con il consueto e sempre emozionante rituale di saluti e auguri di benvenuto agli alunni delle classi iniziali della Primaria e Secondaria, mentre per i piccoli di tre anni dell’Infanzia l’ingresso è stato posticipato a martedì 18. L’accoglienza festosa e gioiosa del primo giorno, in realtà, è solo il primo di tanti interventi educativi e didattici, individuali e di gruppo, che la scuola organizza e attua nelle prime settimane per favorire il processo di inserimento o di ripresa graduale e serena di tutti gli alunni nei tre diversi ordini di scuola.

Spunti e suggestioni per il Progetto Accoglienza 2018 sono venuti anzitutto dall’art. 24 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL), comparto Istruzione e Ricerca, rinnovato lo scorso 19 aprile, che al comma 1 definisce la scuola “una comunità educante di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni”.

Il concetto di scuola come “comunità educante e inclusiva” non è assolutamente nuovo (cfr. articolo 3 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297), ma è giusto averlo richiamato e ribadito in modo chiaro e perentorio nel nuovo contratto di categoria. Ugualmente importante è aver riaffermato che “appartengono alla comunità educante il dirigente scolastico, il personale docente ed educativo, il DSGA e il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nonché le famiglie, gli alunni e gli studenti” e che “in essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i princìpi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia, approvata dall’ONU il 20 novembre 1989, e con i princìpi generali dell’ordinamento italiano”.

Sono state così confermate le finalità educative che costituiscono la mission della Scuola che, attraverso l’avventura dell’apprendere ed in un clima collaborativo e di condivisione di valori e di regole, deve aiutare i nostri ragazzi a scoprire le molteplici risorse personali, vale a dire quel tesoro di attitudini, interessi, capacità, esperienze, conoscenze, abilità e competenze che via via maturano dentro di loro, dentro ciascuno di loro... nessuno escluso! Tali finalità sono pienamente in linea con la vision del nostro Istituto, espressa nella progettazione educativa e didattica, contenuta nel Piano dell’offerta formativa triennale (PTOF) elaborato dal Collegio dei docenti, e “centro dell’azione della comunità educante”.

Ulteriori elementi di riflessione sono poi venuti ai docenti dell’Istituto dalla lettura dell’articolo “A proposito di eccellenza” del professore Ivo Lizzola, docente di Pedagogia nell’Università di Bergamo, il quale sostiene che “l’alta qualità educativa della scuola si esprime nel curare il meglio di ognuno, si potrebbe dire l’eccellenza di ciascuno”. La scuola, quindi, deve prendersi cura di ogni studentessa e di ogni studente, promuoverne il benessere e lo sviluppo culturale senza trascurare la dimensione educativa etica e sociale, e cercare di essere luogo di vita comune in cui si matura il senso di appartenenza e si impara a lavorare in gruppo. La scuola, insomma, deve configurarsi come “luogo di incontro impegnativo tra le generazioni... spazio di crescita personale e di vita comune, nel quale non è tanto importante ciò che si impara (che pure è importante) ma chi si diventa”. Il pedagogista Ivo Lizzola conclude il suo articolo dicendo che in questo tipo di scuola “merito è la fatica e la gioia del sapere dove si è e perché, che vi sarà sempre qualcuno pronto ad aiutarti, e qualcuno che attende il tuo aiuto”.

Sulla base di queste suggestioni e considerazioni, tutti i docenti del Comprensivo, nei primi giorni di settembre, hanno discusso e concordato le numerose attività che animeranno soprattutto il primo periodo scolastico (con particolare riguardo ai bambini e ai ragazzi in ingresso). Idea fondamentale comune è stata quella di una scuola intesa come “comunità educante e aggregante”, che nel sollecitare e sostenere il desiderio di conoscenza produce cultura e genera progresso. In ogni ordine di scuola, però, sono stati predisposti un logo e uno slogan diversi e specifici.

La Scuola dell’Infanzia ha ideato e realizzato al computer un manifesto e delle locandine incentrate sulla metafora del mare, inteso come luogo di molteplici risorse e attività, nonché affascinante spazio da esplorare, amare e rispettare; così come l’ambiente scuola si propone, attraverso le sue molteplici dimensioni o finalità, di consentire ad ogni bambino l’acquisizione di un ricco bagaglio di conoscenze. Da qui lo slogan “Un mare... di gocce preziose, gocce di vita... unite per conquistare un mare di conoscenze”. Per il congedo e l’ingresso nella Primaria dei cinquenni dello scorso anno, le insegnanti dell’Infanzia hanno salutato la mattina del 17 settembre gli ex alunni con due canti, e hanno dato il caloroso saluto di benvenuto ai piccoli di tre anni il mattino seguente.   

                             VASCELLO                        ics infanzia 2018 

La Scuola Primaria ha scelto di accogliere i nuovi alunni delle classi prime con lo slogan “Navighiamo insieme verso nuove mete, spinti dal vento della conoscenza”. Tale idea, chiaramente evocatrice della figura del mitico Odisseo, è stata rappresentata su poster di varie dimensioni con al centro il disegno di un grande vascello, rappresentante simbolicamente la scuola, comunità capace di educare e istruire tutti i suoi alunni al vivere sociale e civile, nel rispetto della loro unicità. Nella fattispecie, sulle vele della nave, oltre allo slogan, sono riportate le parole amore, rispetto, curiosità, sapere, regole, gioia e aggregazione, sulle quali i bambini delle varie classi rifletteranno e si confronteranno con le loro maestre.

Infine, per l’accoglienza dei ragazzi delle classi prime nella Scuola Secondaria di primo grado, gli insegnanti del Dipartimento di Materie letterarie e Religione hanno elaborato lo slogan “Insieme, in punta di piedi, attraversiamo il mare della conoscenza con impegno e passione”, in cui sono confluite sia le suggestioni pedagogiche già menzionate, sia citazioni artistico-letterarie fra le quali ha un peso rilevante la figura e il viaggio dell’Ulisse omerico e dantesco, l’eroe mitologico dal multiforme ingegno che incita i compagni al “folle volo” oltre le Colonne d’Ercole per “seguir virtute e canoscenza”. Lo slogan richiama pertanto, con evidenza, i vari motivi di fondo del Progetto Accoglienza 2018; in particolare, aggiungiamo e segnaliamo l’idea di promuovere “il meglio” di ciascun discente valorizzando, all’interno della comunità scolastica e del gruppo-classe, le risorse individuali che ogni ragazzo potrà esprimere e coltivare mettendoci impegno e cuore, con animo leggero e spirito di avventura.

logo second

 La ricchezza e la complessità dello slogan ha trovato espressione - come sempre – in un’immagine: sei metaforiche figure (chiara allusione alle sei classi prime), tenendosi per mano, intrecciano con passo leggero e aggraziato una gioiosa danza sui continenti dell’emisfero terrestre. Lo studente di scuola secondaria, infatti, opportunamente guidato dai docenti come dai genitori e sostenuto dall’amicizia dei compagni, viene sollecitato ad allargare i suoi orizzonti culturali, ad aprirsi alle differenti realtà e alle più urgenti problematiche storico-geografiche e socio-economiche del mondo intero, sviluppando e ampliando così il senso di appartenenza e di cittadinanza verso il suo Paese, l’Europa e l’intero pianeta terrestre.

Per l’immagine delle figure danzanti in cerchio è stato il dipinto di Henri Matisse La danza (1910) a ispirare le due docenti di arte Corrado Luisa e Labianca Anna Maria, che hanno ideato e realizzato su cartellone plastificato e piccole locandine l’elaborato grafico e pittorico per l’Accoglienza 2018, avvalendosi della preziosa collaborazione della prof.ssa Scribanis Vincenza, insegnante di musica. Quest’ultima, infatti, ha anche proposto l’ascolto di alcuni interessanti brani musicali contemporanei sulla figura dell’eroe omerico Ulisse, fra cui la canzone dal titolo omonimo del cantautore Enrico Ruggeri, che colpisce perché molto coinvolgente ed emozionante per il testo così come per il video che l’accompagna.

La dott.ssa Carla Ambrosio, dirigente dell’Istituto Comprensivo ormai da diversi anni, nella riunione collegiale congiunta del 12 settembre scorso ha accolto favorevolmente le varie proposte del Progetto Accoglienza per l’anno scolastico appena avviato ed ha apprezzato le idee e le finalità ad esso sotteso, sottolineandone la perfetta coerenza e congruenza con le tre grandi linee di indirizzo pedagogico della nostra Istituzione: favorire l’inclusione di tutti i discenti all’interno della comunità scolastica, nella piena consapevolezza del valore di ognuno e della necessità di attivare processi educativi fondati sulla partecipazione di tutti e sul rispetto delle diversità individuali e dei bisogni “speciali” dei minori; promuovere il benessere e la socializzazione all’interno dei gruppi-classe o di lavoro, attraverso l’accettazione reciproca e l’osservanza delle regole convenute e condivise; perseguire lo sviluppo cognitivo e culturale degli studenti, mediante metodologie coinvolgenti e innovative, di tipo euristico e laboratoriale, che aiutino ciascuno, in sinergica relazione con compagni e docenti, a cercare e scoprire risposte adeguate a bisogni, interrogativi, curiosità che affollano la mente e il cuore, nonché alle tante problematiche della realtà contemporanea.

 accoglienza 2018 19 

Alla Dirigente e ai diversi soggetti della nostra comunità scolastica, tutti orientati verso tali impegnative finalità educative e didattiche, va pertanto l’augurio di un buon anno di lavoro e l’accorato invito a...

correre insieme verso la meta, con le vele al vento, la mente aperta e curiosa, 

il cuore pieno di ardire e passione, senza aver timore di tentare nuove rotte.

 

Prof.ssa Santa Martino

 
 

 
ANNO SCOLASTICO 2017-18
 
INCLUSIONE: GARA DI GENEROSITÀ PER LE "STRENNE SOLIDALI"
Quando una comunità si mette in moto per sostenere progetti "di aiuto" in cui crede, i risultati sono davvero sorprendenti.
È quanto i presenti hanno potuto constatare, con i propri occhi e il proprio cuore, nei giorni 18 e 20 dicembre quando, presso la scuola secondaria, è stato allestito il "Mercatino delle strenne solidali", finalizzato all'autofinanziamento di progetti e attività del Dipartimento Disabilità e Inclusione del nostro Istituto Comprensivo.
Il Progetto, avviato a metà ottobre, ha visto la realizzazione, nell'ambito dei vari Laboratori manipolativi, di numerosi manufatti, realizzati con materiali di riciclo,  dagli alunni dei tre ordini di scuola, sotto la supervisione dei rispettivi insegnanti.
strenne solidali 2017 4  strenne solidali 2017 5 
Un po' alla volta, molte classi, tanti genitori e docenti si sono fatti coinvolgere dal desiderio appagante di "dare una mano", con il risultato che i tavoli del mercatino erano un tripudio di colori, scintillii e creatività.
 
strenne solidali 2017 1  strenne solidali 2017 2  strenne solidali 2017 3
L'atmosfera è stata resa ancor più calda e accogliente dalle emozionanti melodie natalizie cantate dalle voci bianche del Coro Istituzionale, entusiasticamente diretto dalla prof.ssa Rossella Racanelli e dalle belle coreografie realizzate da diversi gruppi di alunni, sapientemente coordinate dalla prof.ssa Anna Bruni.
Un grazie di cuore, quindi, a tutti i docenti e genitori che si sono fatti contagiare da questo fermento e hanno contribuito al successo di questa iniziativa perché, come diceva don Milani, "Chi sa volare non deve buttare via le ali per solidarietà con i pedoni. Deve piuttosto insegnare a tutti il volo".
 
                 le referenti del Progetto
                   prof.ssa Lia Palmisano
                   ins. Lucrezia Limitone

 

 
 
 
 
 

 

ACCOGLIENZA: CON L’AVVENTURA DELL’APPRENDERE

FIORIRÀ IL TESORO CHE È IN NOI

PRENDENDOCI CURA GLI UNI DEGLI ALTRI

IMG 20171013 WA0002 Gli spunti e le suggestioni per il Progetto Accoglienza 2017 del nostro Istituto Comprensivo quest’anno sono venuti da due articoli della rivista Scuola e didattica; si tratta degli editoriali di Pierpaolo Triani ai numeri 5 e 6 del precedente anno scolastico.

Il primo articolo, intitolato Povertà educativa e scuola, presenta la situazione dell’infanzia in Italia sulla base di alcuni dati di un rapporto pubblicato da Save The Children, in collaborazione con Treccani. Sintetizzando e parafrasando il testo, emerge il quadro di un Paese segnato da forti differenze e con un’alta percentuale di bambini e ragazzi che vivono in condizioni di fragilità e vulnerabilità; in particolare viene evidenziato il dato di 1.130.000 minori (10%) che vivono in condizioni di povertà assoluta. E la povertà economica mette in moto un circolo vizioso per cui le disparità di reddito condizionano le possibilità di formazione e di crescita dei bambini e dei ragazzi, determinando la cosiddetta “povertà educativa”, che – a sua volta – alimenta il permanere o il sorgere del disagio materiale. Con il concetto di “povertà educativa”, infatti, si intende “la privazione da parte dei bambini e degli adolescenti della possibilità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni”, sì da favorire il progresso dell’intera società.

In una situazione della nostra infanzia così critica come quella su illustrata, la Scuola riveste un ruolo strategico: essa è chiamata ad attivarsi per ridurre l’indice di povertà educativa, promuovendo l’accesso alle risorse culturali di cui i minori hanno bisogno (teatro, cinema, sport, arte, lettura …). Ma la povertà educativa si contrasta anche “aiutando i ragazzi a scoprire e valorizzare, attraverso l’avventura dell’apprendere, i tesori che vanno via via crescendo dentro di loro”, dentro ciascuno di loro… nessuno escluso!

In perfetta sintonia con questa finalità, il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) del nostro Istituto, a pag. 20, recita testualmente:

Compito prioritario della nostra Istituzione Scolastica è quello di insegnare per educare.

Il termine educare va considerato nel suo duplice significato:

- “nutrire”, cioè dare all’allievo ciò che gli manca e di cui ha bisogno per vivere e crescere;

- “tirar fuori”, cioè far emergere ciò che è presente nell’intimo di ciascuno.

La costante attualità di don Milani” è stato il nostro secondo articolo di riferimento. Esso ha suggerito l’idea sottesa all’ultima parte dello slogan, ossia la necessità di apprendere e valorizzare le risorse di ciascuno “prendendoci cura gli uni degli altri”, cioè con un’attenzione reciproca (“I care”) da parte dei diversi membri della comunità scolastica.

IMG 20171013 WA0001 In realtà, tutto lo slogan dell’Accoglienza 2017 richiama gli scritti e l’azione educativa di don  Lorenzo Milani di cui ricorre quest’anno il cinquantesimo anniversario dalla morte, avvenuta il 26 giugno 1967. Sono di ispirazione milaniana principi quali: l’importanza della cultura e del diritto di ciascuno all’istruzione, alla parola; la fiducia nella capacità di apprendere di ogni alunno senza le deleterie forme di accondiscendenza e di abbassamento delle prestazioni tanto rimproverate alla scuola di massa; la scuola come strumento di uguaglianza, di promozione sociale e non di selezione, esclusione, emarginazione; la scuola che non deve curare i sani e respingere i malati

Il nostro Progetto Accoglienza vuol essere, quindi, un tributo di riconoscenza a don Milani, pioniere ed antesignano di una “scuola inclusiva”, che sa attivare processi educativi fondati sulla piena partecipazione alla vita scolastica da parte di tutti i discenti, nel rispetto delle diversità individuali e dei bisogni “speciali”.

Alla luce di tutto ciò, va aggiunto che non è casuale o dettata da meri motivi estetici anche la scelta dei tre diversi colori per lo slogan. Infatti:

  • il blu simboleggia la sete di conoscenza, l’interesse per la ricerca, la voglia di esplorare…
  • il verde rappresenta il bisogno di esprimere la propria interiorità, le risorse personali da tirar fuori e sviluppare attraverso la condivisione;
  • il rosso allude alla dimensione emotiva e relazionale, ai sentimenti, alle passioni umane;
  • il giallo è il colore dell’oro, del tesoro, di quanto rende ciascuno di noi unico, originale, prezioso.

 

IMG 20171013 WA0003 La proposta dello slogan si accompagna poi a un logo, vale a dire a un’immagine metaforica che nella fattispecie è rappresentata dalla pianta del soffione, da alcuni associata all’idea della forza, della speranza, della fiducia; elementi questi necessari per processi educativi efficaci e significativi. Le radici, disegnate in giallo, alludono ai tesori nascosti in ogni discente (capacità, inclinazioni, attitudini…) che nutrono lo sviluppo della pianta, mentre lo stelo è sostenuto da mani diverse per  indicare la dimensione collaborativa e solidale nei processi di apprendimento e di crescita. L’infiorescenza racchiude i semi, simbolo dei differenti saperi che, pur avendo una loro specificità epistemologica, sono strettamente interrelati fra loro, secondo una dimensione e visione olistica e sistemica delle conoscenze.

La dott.ssa Carla AMBROSIO, dirigente dell’Istituto Comprensivo “ C. CIANCIOTTA – G. MODUGNO” di Bitetto, auspica pertanto un percorso formativo annuale, coerente e congruente con i lodevoli principi e gli intenti iniziali; un percorso attraverso il quale i nostri bambini e i nostri ragazzi, accolti con tanto calore ed entusiasmo, si sentano poi accompagnati con amorevole comprensione e incoraggiati a esprimersi e mettere in gioco i pochi o molti talenti personali, sostenuti dalle cure attente e responsabili di genitori, compagni,  docenti e collaboratori scolastici.

Qualcuno ha detto:

Se vuoi andar veloce cammina da solo; se vuoi andar lontano camminiamo insieme!

A tutti i soggetti e gli operatori della nostra comunità scolastica va questo invito e l’augurio di 

BUON ANNO SCOLASTICO 2017/2018!

Prof.ssa Santa Martino

 

 

 


ANNO SCOLASTICO 2016-17

UN FIORE BLU PER L'AUTISMO

 

In occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza dell'autismo, che ricorre il 2 aprile 2017, le docenti del Dipartimento Inclusione e Disabilità della Scuola Secondaria, coordinate dalla docente referente, prof.ssa Lia Palmisano, hanno donato ad ogni classe un fiore blu di carta crespa da apporre sulle porte delle aule.
I fiori,  realizzati all'interno del Laboratorio di Musicoterapia e Arti integrate "L' atélier delle emozioni", sono stati donati per sensibilizzare i ragazzi alle problematiche che vivono, ogni giorno, le persone autistiche.
Le docenti hanno anche letto ai ragazzi una commovente poesia scritta da una maestra per un suo alunno autistico.
A conclusione dell'iniziativa, un gruppo di alunni ha liberato tanti palloncini blu nell'atrio della scuola al grido di "Viva il blu!".
 
Un piccolo gesto simbolico per cercare di educare lo sguardo dei più giovani e ricordare a tutti che la diversità è ricchezza.
2aprile 2017 bis 2aprile 2017 ter

 

  La docente referente

prof.ssa Lia Palmisano


 

 

 

DIVERSI... MA UNITI

CON I NOSTRI PICCOLI E GRANDI PERCHÉ

               Il tema, lo slogan e le immagini-logo del progetto Accoglienza 2016, anche quest’anno, sono state suggerite dalla prof.ssa Martino Santa – coordinatrice del Nucleo di Valutazione Interna d’Istituto - e sono pienamente in linea con le grandi finalità della mission della Scuola e con la vision del nostro I.C. espresse nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF).

A ispirare e sostenere le molteplici attività che animeranno il primo periodo scolastico di tutte le classi del Comprensivo, con particolare riguardo ai bambini e ai ragazzi in ingresso nella Scuola dell’Infanzia, nella Primaria e nella Secondaria saranno tre grandi linee di indirizzo pedagogico e didattico:

 - l’inclusione di tutti i discenti (bambine/i e ragazze/i) nell’ambito della comunità educativa, al di là di ogni tipo di diversità personale;

 - la socializzazione all’interno dei gruppi, attraverso l’accettazione reciproca e il rispetto delle regole convenute;

 - lo sviluppo cognitivo e culturale degli studenti, mediante metodologie di tipo euristico e laboratoriale che aiutino ciascun bambino o ragazzo, in sinergica relazione con docenti e compagni, a cercare e scoprire risposte adeguate agli innumerevoli interrogativi e alle tante curiosità che affollano la mente e il cuore.

         


      Si tratta di insiemi di frutta e fiori mediterranei ed esotici, che costituiscono un grande e simpatico  punto interrogativo, a voler significare che - nella scuola o nel gruppo classe - si fa squadra se si  superano egocentrismi, pregiudizi e diffidenze, ci si accetta con le proprie diversità e si fa tesoro delle  varie differenze (anche di genere) per crescere e studiare insieme nel ben-essere, cercando,  discutendo e vagliando le possibili risposte ai tanti piccoli e grandi “perché” dell’infanzia e della  preadolescenza.
 Semplici ma accattivanti le colorate immagini che metaforicamente veicoleranno le  idee e i principi su illustrati.

     In questo importante processo di maturazione personale e culturale, un ruolo fondamentale - oltre ai  genitori e alle altre figure che ruotano intorno ai nostri bambini e ragazzi - sarà quello degli insegnanti  che li stimoleranno, sosterranno e guideranno nel loro quotidiano impegno di studio e di lavoro con  sguardo affettuoso e mano sicura e sapranno trovare grazie alla loro competente professionalità  strategie, tempi, mezzi e strumenti per dischiudere le loro menti ai “segreti” del proprio mondo i  interiore e della realtà circostante.

Buon anno scolastico !!!

La Dirigente

e tutti i docenti dell’Istituto Comprensivo “Cianciotta - Modugno”

Devi effettuare il login per inviare commenti
Vai all'inizio della pagina 

Informazioni principali: "Comunicazione ai sensi della Dir. 2009/136/CE: questo sito utilizza cookies tecnici e di profilazione."

Note: "L'uso del sito costituisce accettazione implicita dell'uso dei cookies. Per revocare il consenso è sufficiente cancellare i cookies di dominio dal browser." Per saperne di piu'

Approvo